Dare un feedback costruttivo: l’arte di crescere insieme

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Il volontariato coinvolge persone di ogni età e provenienza, unite dal desiderio di fare del bene. Per garantire che questo impegno sia proficuo e sostenibile nel tempo è fondamentale che ogni volontario si senta valorizzato e supportato.
Un elemento chiave di questo ambiente è il feedback costruttivo.

Il feedback è come un faro nel mare della crescita professionale: illuminando punti di forza e aree di miglioramento, guida i collaboratori verso un futuro più brillante.
Ma come si fa a dare un feedback che sia allo stesso tempo costruttivo e motivante?

Perché il feedback è così importante?

Un feedback efficace è il carburante che alimenta la crescita professionale. Quando i membri di un gruppo ricevono un feedback chiaro e tempestivo, e questo discorso vale sia per un team di lavoro che per un gruppo di volontari, si sentono valorizzati, compresi e motivati a migliorare.

I benefici sono molteplici.

  • Aumenta la produttività: chi riceve un feedback costruttivo è più consapevole dei propri punti di forza e delle aree in cui può migliorare, e questo gli permette di essere più efficace nel proprio lavoro.

  • Migliora la soddisfazione nello svolgere i propri compiti: sapere che il proprio lavoro viene riconosciuto e che si hanno opportunità di crescita aumenta la soddisfazione dei dipendenti e dei volontari.

  • Rafforza le relazioni: un feedback aperto e onesto costruisce relazioni di fiducia tra i membri del gruppo.

  • Riduce il turnover e gli abbandoni: le persone che si sentono valorizzate e supportate hanno meno probabilità di lasciare il gruppo, anche nel mondo del Terzo Settore.

Fin qui la teoria: le difficoltà nascono quando ci si appresta a metterlo in pratica.
Non è inusuale, pur con le migliori intenzioni, sbagliare i tempi e i modi nella relazione con l’altro dando un feedback, con risultati negativi e controproducenti.

Ecco quindi una guida pratica per dare feedback costruttivi.

1. Crea un ambiente di fiducia: prima di dare un feedback, assicurati di aver creato un ambiente in cui i tuoi collaboratori si sentano sicuri di esprimere le proprie opinioni e di non sentirsi giudicati.
2. Sii specifico:
evita generalizzazioni vaghe come “devi migliorare”. Focalizzati su comportamenti specifici e fornisci esempi concreti.
3. Concentrati sui comportamenti, non sulle persone: critica le azioni, non la persona. Invece di dire “sei pigro”, dì “ho notato che hai consegnato il progetto in ritardo rispetto alla scadenza”.
4. Usa il pronome “io” invece del “tu”: inizia le tue frasi con “io” per fare in modo che iol feedback non suoni come un’accusa. Ad esempio, invece di dire “Hai sbagliato”, dì “Ho notato che c’è un errore in questo progetto”.
5Offri soluzioni: non limitarti a indicare i problemi, ma suggerisci anche delle soluzioni. Questo dimostrerà che ti interessa davvero lo sviluppo professionale del tuo interlocutore.
6. Ascolta attivamente: dopo aver dato il feedback, lascia che la persona che a cui lo hai dato risponda. Ascolta attentamente le sue opinioni e preoccupazioni.
7. Fissa degli obiettivi: insieme all’altro, stabilisci degli obiettivi specifici e misurabili per migliorare le prestazioni.
8. Offri supporto: assicurati che la persona abbia le risorse e il supporto necessari per raggiungere gli obiettivi che si è prefissato.
9. Celebra i successi: ricorda di riconoscere e celebrare i progressi fatti.
Questo motiverà la persona che vuoi aiutare con il tuo feedback a continuare a migliorare.
10. Rendi il feedback una conversazione, non un monologo: il feedback dovrebbe essere un’opportunità per entrambi di imparare e crescere.

Il potere del feedback positivo

Mentre è importante affrontare i problemi, è altrettanto importante riconoscere e celebrare i successi. Un feedback positivo può aumentare l’autostima e la motivazione dei collaboratori.

Ci sono poi alcuni errori tipici nei quali è facile incorrere se non si presta la dovuta attenzione nel dare un feedback ad altri (e che, naturalmente, lo rendono molto più efficace quando lo riceviamo da altri).

Errori comuni da evitare:

  • Dare un feedback troppo generico: evita frasi come “Stai facendo un buon lavoro”. Sii più specifico e indica esattamente cosa apprezzi del loro lavoro.

  • Confrontare i collaboratori tra loro: ogni individuo è unico e ha i propri punti di forza e debolezze. Evita di confrontare una persona con un’altra.

  • Dare un feedback in pubblico: il feedback negativo dovrebbe sempre essere dato in privato per evitare di imbarazzare la persona alla quale lo rivolgiamo.

  • Essere troppo critici: concentrati sui comportamenti che possono essere migliorati, non sulla persona.

Il feedback costruttivo è un investimento nel rapporto con gli altri e, conseguentemente, anche per il gruppo di cui si fa parte.

Quando i volontari si sentono valorizzati e supportati, sono più motivati a dare il meglio di sé. Investire nel feedback costruttivo significa investire nella crescita e nel successo della tua organizzazione.

Anche nel volontariato è molto importante valorizzare questo aspetto e riuscire così a evitare inutili problemi relazionali tra i membri di un gruppo (chi segue da un po’ questo blog, sa quanto sia sensibile alla gestione dei conflitti, di cui ho parlato in altri articoli e al quale è dedicato anche un mio corso. Puoi saperne di più a questo link: https://spiccailvolo.it/formazione-in-presenza-per-gruppi/ ).

Spicca il volo!
Riccardo

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