Le spade laser e gli iconici soldati dell’Esercito Imperiale, la forza degli Jedi e le astronavi di Star Wars – Guerre Stellari, avrebbero potuto non venire mai alla luce. Un pezzo del nostro immaginario fantascientifico avrebbe potuto essere totalmente diverso se un ragazzo fresco di patente di guida non avesse provocato un terribile incidente in auto all’inizio degli anni ‘60. Proprio così!
È infatti l’incredibile storia di George Lucas, il genio dietro Star Wars, Indiana Jones e tante altre pietre miliari della cultura pop cinematografica. Non si tratta di un semplice episodio biografico, bensì dell’esempio di come un evento negativo possa dare origine a qualcosa di straordinario.
Un incidente che cambia la vita
Era il 12 giugno 1962 e un ragazzo di nome Frank era al volante della sua Chevrolet Impala su una strada della California. Davanti a lui, una piccola autovettura di colore giallo rallentò per svoltare a sinistra. Frank si spostò sulla corsia opposta per sorpassarla ma, proprio in quel momento, la piccola auto gialla iniziò la manovra per svoltare a sinistra. L’impatto fu inevitabile e violento.
Nella piccola macchina davanti, il conducente, che non indossava la cintura di sicurezza, venne sbalzato fuori dall’abitacolo. Incredibilmente, sopravvisse allo schianto. Ma la sua vita, e non solo quella di Frank che avrebbe potuto causarne la morte, col suo soprasso avventato, stava per cambiare per sempre.
Il conducente colpito dall’auto di Frank e scagliato fuori dalla macchina per l’urto violento, infatti, era proprio George Lucas. L’incidente lo lasciò con gambe rotte e lesioni ai polmoni, costringendolo a trascorrere diversi mesi in ospedale e a saltare il diploma di scuola superiore, la cui cerimonia si sarebbe tenuta pochi giorni dopo. Un evento traumatico dal quale riuscì fortunatamente a riprendersi fisicamente ma la sua vita cambiò per sempre.
Dalle corse alle riprese: una nuova passione nasce dalle ceneri
Fino a quel momento, la vita di Lucas era stata incentrata sulle corse automobilistiche. Sognava di diventare un pilota professionista e aveva dedicato gran parte del suo tempo e delle sue risorse a migliorare la piccola auto coinvolta nell’incidente, un modello italiano, un’Autobianchi Bianchina (proprio così…la stessa macchina di Fantozzi!). L’incidente, però, costringendolo a una sosta forzata di diversi mesi, lo aveva fatto riflettere profondamente sul suo futuro e sui suoi sogni.
Durante la convalescenza, Lucas si avvicinò alla fotografia e al cinema, iniziando a filmare e fotografare le gare automobilistiche. Cercò di continuare a seguire la sua passione per i motori in modo diverso, non più come pilota ma come fotografo e operatore video. Fu proprio in quel periodo che incontrò Haskell Wexler, un cameraman e direttore della fotografia di Hollywood, che rimase colpito dal talento di Lucas e lo incoraggiò a prendere in considerazione la scuola di cinema.
Seguendo il consiglio di Wexler, Lucas si iscrisse alla USC Film School, dove diede vita a un film studentesco che ottenne un grande successo e gli aprì le porte del mondo del cinema. Collaborò con Francis Ford Coppola e diresse il suo primo film hollywoodiano, THX 1138.
Anche se non fu un grande successo commerciale, THX 1138 aprì la strada ad altri progetti di maggiore impatto, come American Graffiti e, soprattutto, la trilogia originale di Star Wars. Il resto, come si dice, è storia.
Quanto accaduto a George Lucas è un’incredibile testimonianza di come un evento negativo possa avere conseguenze inaspettate e positive, anche per coloro che ne sono coinvolti indirettamente.
Sono moltissimi gli esempi di come da una situazione negativa possa nascere qualcosa di straordinario. Capitò anche a me nel 2006: la rottura di una spalla, nel momento in cui mi capitò, mi sembrò dapprima un grave problema fisico che avrebbe avuto conseguenze negative, a causa dell’immobilità alla quale fui costretto. In realtà, nei mesi successivi, si rivelò una grossa opportunità per cambiare lavoro e mettere le basi per la mia attività attuale.
Anche gli eventi più traumatici possono essere trasformati in opportunità per crescere, cambiare e realizzare i propri sogni.
La storia di George Lucas ci ricorda che la vita è piena di imprevisti, alcuni dei quali possono essere davvero difficili da affrontare. Non voglio banalizzare il discorso e sicuramente ci sono delle tragedie che rimangono tali e con le quali dobbiamo fare i conti. Ma spesso è proprio nei momenti di difficoltà che possiamo scoprire la nostra forza interiore e trovare nuove strade da percorrere.
Come disse lo stesso George Lucas: “La fortuna ha le sue tempeste… Devi lasciare andare il tuo passato e abbracciare il tuo futuro e capire quale strada imboccherai”.
Impariamo a trarre il meglio da ogni esperienza, anche da quelle negative, e ad usarle come trampolino di lancio per raggiungere i nostri obiettivi. Non è facile, ma anche se ci lamentiamo alcune cose non le possiamo cambiare: meglio cercare di sfruttare quello che ci è successo e andare avanti, anche se ci hanno cambiato il percorso improvvisamente. Il mio non è ottimismo a ogni costo, ma realismo e fiducia. Ognuno di noi ha il potenziale per trasformare le avversità in opportunità di crescita e successo.
E tu, se guardi indietro il tuo percorso di vita, hai mai vissuto un’esperienza che ti ha portato a cambiare direzione nella tua vita? Ti sei mai ritrovato a riconsiderare il pensiero di qualche anno fa formulato come un “Oddio, come farò adesso?” in un odierno “Meno male che mi è capitata quella cosa…” ?