Il potere delle aspettative: l’effetto Pigmalione

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Articoli

Chissà quante volte avrai sentito dire che la nostra mente è in grado di fare cose straordinarie!
A volte siamo talmente convinti che riusciremo a fare determinate cose che ce le immaginiamo già fatte, in altre occasioni, invece, ci lasciamo influenzare dai dubbi e immaginiamo lo scenario peggiore, tanto da rinunciare in partenza.

Le aspettative creano la realtà?
Una nostra convinzione, positiva o negativa, può influenzare l’esito di un’azione che stiamo per compiere?
È possibile che etichette appiccicateci addosso plasmino in modo decisivo quello che vogliamo fare? (e se non l’hai ancora letto, riprendi anche questo articolo sulle
Etichette che portiamo).

Descritta così, sembrerebbe quasi una magia, ma la scienza ci conferma che è un fenomeno psicologico affascinante e potente: l’Effetto Pigmalione.

Tutto ha inizio negli anni 60, quando lo psicologo Robert Rosenthal condusse un esperimento rivoluzionario.
Divise dei topi da laboratorio in due gruppi e li mise dentro due differenti scatole, posizionandole una sopra l’altra.
Successivamente posizionò delle etichette sopra entrambe le scatole: in quella collocata sopra la scatola superiore scrisse che al suo interno erano presenti dei topi intelligenti e particolarmente dotati, mentre un’analoga etichetta indicava che nella scatola inferiore erano stati inseriti dei topi con scarse capacità.
Chiese quindi ai suoi studenti di testare tutti i topi, a prescindere dalla scatola di provenienza, riportando per ognuno il tempo impiegato per uscire dal labirinto creato per l’occasione.

Naturalmente i topi non erano stati davvero separati nelle due scatole in base alla loro intelligenza: la suddivisione era stata effettuata in modo totalmente casuale.

Ciononostante, gli studenti riportarono allo psicologo dei risultati sbalorditivi: i topi “intelligenti” (vale a dire etichettati come tali) avevano ottenuto risultati migliori nei test rispetto a quelli
provenienti dalla seconda scatola.

Come mai?
Semplicemente perché gli studenti, influenzati dalle aspettative create da Rosenthal, avevano trattato i topi “intelligenti” in modo diverso, con più cura e attenzione.
E questo trattamento, a sua volta, aveva influenzato il comportamento dei topi stessi.

Dagli animali alle persone

Se un semplice roditore può essere influenzato dalle aspettative degli altri, figuriamoci noi esseri umani!
Rosenthal decise di estendere il suo esperimento a un gruppo di bambini di una scuola.
Senza rivelarlo agli insegnanti e d’accordo con il preside, selezionò a caso alcuni alunni e li presentò come particolarmente promettenti ai loro professori.

I risultati furono sorprendenti: i bambini “etichettati” come più intelligenti ottennero effettivamente risultati migliori nei test successivi.
Perché?
Semplicemente perché gli insegnanti, nutrendo aspettative più elevate nei loro confronti, li stimolavano di più, li incoraggiavano e credevano maggiormente nelle loro capacità. Conseguentemente i bambini stessi, stimolati dalle attenzioni positive dei loro docenti, cambiarono in meglio il modo in cui si vedevano e raggiunsero così risultati migliori.

Questo fenomeno, noto come Effetto Pigmalione, ci insegna che le nostre aspettative hanno un potere enorme sulla realtà.
Quando crediamo che qualcuno sia capace di grandi cose, lo aiutiamo a raggiungere il suo potenziale.
Al contrario, se nutriamo dubbi sulle capacità di una persona, rischiamo di limitarla.

Esiste però anche un rovescio della medaglia.
L’Effetto Golem descrive il fenomeno opposto: quando le aspettative negative influenzano negativamente il comportamento di una persona.
Se continuiamo a ripetere a qualcuno che non è capace di fare qualcosa, è probabile che quella persona finirà per crederci e si arrenderà prima ancora di provare.

L’Effetto Pigmalione ha importanti implicazioni in tutti gli ambiti della nostra vita.
In campo educativo, dove gli insegnanti possono utilizzare questo principio per motivare gli studenti e aiutarli a raggiungere il loro pieno potenziale, così come in quello lavorativo, nel quale i leader possono motivare i loro team comunicando aspettative chiare e positive.
Ma possiamo anche trarne spunti importanti per le relazioni interpersonali, migliorando
il rapporto con amici, familiari e colleghi esprimendo fiducia e apprezzamento.

Possiamo utilizzare l’Effetto Pigmalione anche su noi stessi, credendo nelle nostre capacità e superando i nostri limiti.

Come fare per sfruttare al meglio l’Effetto Pigmalione?
Ecco alcuni spunti:

  • Comunicare aspettative positive: esprimi chiaramente la tua fiducia nelle capacità degli altri.
  • Offrire feedback costruttivo: focalizzati sui punti di forza e sulle aree di miglioramento.
  • Incoraggiare e motivare: offri supporto e incoraggiamento costanti.
  • Creare un ambiente positivo: favorisci un clima di fiducia e collaborazione.
  • Essere consapevoli delle proprie aspettative: rifletti sulle tue convinzioni e cerca di superare i pregiudizi.

L’Effetto Pigmalione ci insegna che le nostre convinzioni hanno un potere straordinario. Possiamo scegliere di utilizzare questo potere per costruire un mondo migliore, pieno di opportunità e di successi.
Crediamo nelle persone, investiamo nelle loro potenzialità e vedremo sbocciare talenti inaspettati.
E, come detto, facciamolo anche con noi stessi.

Spicca il volo!
Riccardo

P.S.:

In tanti si affidano a esperti per pianificare e per inquadrare la situazione,  impostando un percorso di ripartenza. 
Anche se ad alcuni sembra ancora una cosa riservata agli atleti di livello internazionale, in realtà anche a livello lavorativo così come in quello personale, un numero progressivamente crescente di persone decide di farsi seguire da un coach per raggiungere i propri obiettivi. 
(se sei interessato/a a fare lo stesso, scrivimi a info@spiccailvolo.it per prenotare una call gratuita per capire insieme se il mio aiuto come coach può fare al tuo caso)

Se ti è piaciuto condividi!